Living through paint(ing) part II is Richard Gorman’s first solo exhibition in Italy.
Museo d’Arte Contemporane di Villa Croce and Museo d’Arte Orientale E. Chiossone, both Genoa, in collaboration with the Hugh Lane Gallery, Dublin, are delighted to present Living through paint(ing) – Part II, an exhibition of new paintings and works on paper by Richard Gorman curated by Valeria Ceregini.
This second part exhibition – which follows the previous one curated by Head of Exhibitions Micheal Dempsey with the assistance of Maebh Delaney at the Hugh Lane Gallery, Dublin – continues to highlight the interplay between colour and form.
In this new body of work, Richard Gorman transforms painting into a spatial art, made by outlines, fragmentation and overlapping, creating the illusion of space that constantly takes form and comes alive through colour.
Richard Gorman is famous for his ‘pure’ geometrical abstraction, for the essence of paint and emphasis on colour. The geometrical shapes are at the base of his work which looks for the simplicity of shapes and brightness of oil paint. He seeks the balance between his mark and colour to create unexpected space and perspectives.
Gorman combines space and form with light and colour. This comes from his interest in Renaissance masters, such as Piero della Francesca and Mantegna, whose works he saw at Pinacoteca di Brera when he lived in Milan.
Likewise, he roughly outlines the canvas before proceeding with the paint, demonstrating an incredible ability and gestural control. Afterwards, he fills them in with the colourworking especially on the empty spaces without any technical support. His experience, diligence and dedication to painting are the only concrete supports and elements visible in all his artworks.
Gorman’s paintings don’t represent a concept or illustrate an idea, but rather, each work is the evidence of a process that happens first in his mind. The pictorial act ensues from a pondered process in picking up a colour, mixing paint and staying in contemplating the painting like a musing experience.
Gorman works in his studio in Dalkey, a seaside resort southeast of Dublin surrounded by a beautiful landscape and many of his paintings. Those paintings seem like notes that are composing together a harmonic opera, a symphony of astonishing colours.
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Il Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce e il Museo d’Arte Orientale E. Chiossone di Genova, in collaborazione con la Hugh Lane Gallery di Dublino, sono lieti di presentare Living through paint(ing) – Part II, una mostra di nuovi dipinti e lavori su carta di Richard Gorman curata da Valeria Ceregini
La mostra, che fa seguito alla precedente curata dal Responsabile delle Mostre Michael Dempsey con l’assistenza di Maebh Delaney presso la Hugh Lane Gallery di Dublino, intende continuare ad approfondire l’interazione tra colore e forma nei suoi lavori. Con questo nuovo corpo di opere, infatti, Richard Gorman trasforma i suoi dipinti in un’arte spaziale, fatta di contorni, frammentazioni e sovrapposizioni, creando l’illusione di uno spazio che prende costantemente forma e si anima attraverso il colore.
Richard Gorman è celebre per il suo astrattismo geometrico “puro”, per l’essenza della sua pittura e l’enfasi nell’uso dei colori. Gli elementi geometrici sono alla base del proprio lavoro, incentrato su una ricerca formale della semplicità e sulla vivacità dei colori a olio. Gorman persegue la ricerca dell’equilibrio fra il segno e il colore al fine di
generare spazi e prospettive sempre inaspettati.
Gorman riesce a coniugare lo spazio e la forma con la luce e il colore. Ciò gli deriva dalla passione per i grandi maestri del Rinascimento, quali Piero della Francesca e Mantegna, di cui ha potuto studiare le opere alla Pinacoteca di Brera durante la propria permanenza a Milano.
Allo stesso modo, egli abbozza le forme sulle tele prima di procedere con la pittura, dimostrando un’incredibile abilità e controllo gestuale. In un secondo momento, riempie i contorni con il colore, lavorando soprattutto sulle campiture vuote, senza alcun supporto tecnico. Solo la sua esperienza, diligenza e dedizione alla pittura sono gli elementi e supporti concrepresenti in tutte le sue opere.
I dipinti di Gorman non rappresentano, quindi, un concetto o illustrano un’idea, piuttosto ogni opera è la manifestazione di un processo che avviene prima di tuttonella mente dell’artista. Il gesto pittorico scaturisce da un procedimento ponderato che prevede la scelta del colore, la miscelazione della pittura e la contemplazione del dipinto, come se si trattasse appunto di uno studio di meditazione.
Gorman dipinge nel proprio studio a Dalkey, una cittadina balneare a sud-est di Dublino, circondato da un meraviglioso panorama e da numerosi suoi dipinti. Quei dipinti i quali appaiono come le note di un’opera musicale, una sinfonia di colori sorprendenti.
Livin through paint(ing) part II, Villa Croce (26 gennaio – 31 marzo)
Livin through paint(ing) part II, Museo E. Chiossone (1 febbraio – 31 marzo)
Genoa – Italy
Website: Musei di Genova