Marco Armenio è un artista emergente che si è approcciato alla pittura per trovare un medium creativo capace di unire le emozioni alla realtà.
Con il ciclo di lavori sulla carezza, Armenio libera gesti, parole, pensieri ed emozioni attraverso l’uso
del bianco, un “non colore” tramite cui gli è possibile esplorare senza alcun vincolo figurativo la propria creatività. La resa materica data dall’uso dello stucco, quindi, si esalta nel rapporto dialettico con la cornice che ne sottolinea la gestualità.
Tale matericità è acuita dall’uso diretto e istintuale delle mani nel creare un rapporto immediato con la tela stessa. In tal modo, l’opera invita l’osservatore a prendere coscienza di sé, liberarsi da ogni costrutto figurativo e lasciarsi trasportare dalla propria immaginazione.
La serie delle carezze nasce proprio dall’esigenza di rappresentare le proprie emozioni tramite dei
gesti istintivi che suggerissero la semplicità delle impressioni visive. Il carezzare la tela per lasciare delle tracce su di essa libera l’artista da ogni pretesa di rappresentazione realistica per dare sfogo all’immaginazione lasciando all’emotività del singolo osservatore la comprensione dell’opera. Egli si confronta con una forte presenza di forme plastiche che, come definisce l’artista, sono un simulacro delle avversità che ha dovuto fronteggiare, increspature della vita che siamo tutti chiamati ad affrontare.
Nei quadri più recenti questi elementi di contrasto si distendono come il gesto dell’artista che, interiorizzando la carezza, ha imparato a lasciar scorrere su di sé le traversie della vita.
TuttoNiente è un percorso autobiografico, in cui ogni gesto è un rimando a un vissuto esperienziale comune a noi tutti, ma è anche un invito a lasciare fluire persone, oggetti, avvenimenti e affetti.
TuttoNiente – Marco Armenio (2 – 12 febbraio 2023)